venerdì 29 luglio 2011

Belli da morire? Emiliano Fittipaldi, in 'Così ci uccidono. Storie, affari e segreti dell'Italia dei veleni', svela il lato oscuro della società dell'apparire

Tintarella e tatuaggi al veleno in agguato: di trucchi ci si può ammalare. I veleni profumati sono il lato oscuro della società del benessere e dell’apparire e in Europa circolano che è una bellezza. Protagonista negativo di decine di dossier scientifici, che ne evidenziano la tossicità, l’hennè nero, composto che serve per realizzare tatuaggi temporanei disegnati sulla spiaggia durante le vacanze estive, nei mercati variopinti del Maghreb, alle fiere e nei parchi giochi, ottenuto aggiungendo un colorante alla sostanza naturale, causa di allergie, eczemi, sensibilizzazioni irreversibili ai coloranti, ma anche di prurito, piaghe, vesciche, cicatrici, e per alcuni è persino cancerogeno. Se in Canada e in Australia la commercializzazione è bloccata da un pezzo, in Europa, la Francia e altri membri si rifiutano di farlo. Il motivo? L’hennè fa parte della tradizione musulmana e vietarlo farebbe arrabbiare molti cittadini e immigrati con cittadinanza e diritto di voto. Molecole nuove sono essenziali per lo sviluppo delle tecnologie, ma l’attenzione alla salute viene in secondo, terzo piano. Le motivazione economiche sono poste prima di ogni considerazione. Solo nel 2009, sono stati venduti cosmetici sbiancanti fuorilegge con dosi eccessive di cortisone e idrochinone a persone di colore, desiderose di copiare idoli occidentali, emigrare e integrarsi meglio; fatto sta che, in Europa e in Africa, a migliaia sono finiti in ospedale. Sappiamo che sono state piazzate, per decenni, creme che non proteggevano davvero dai raggi Uva e Uvb scomparse solo nel 2007, che le lampade abbronzanti, ritenute sicure fino a poco tempo fa, secondo l’Oms provocano invece melanomi alla pelle, un rischio tumorale che cresce soprattutto se gli appassionati di tintarella invernale hanno meno di 30 anni. Il Rapex, sistema d’allerta europeo, quasi ogni settimana individua cosmetici tossici che inquinano la nostra pelle. Emergono nel bollettino Ue, tra giocattoli che perdono pezzi, magliette che strangolano, elettrodomestici che danno scosse mortali. In totale, nel 2008, le notifiche spedite all’ente sono state 1866 e 56 casi (il 4%) interessano proprio saponi & co. Emiliano Fittipaldi, autore di ‘Così ci uccidono. Storie, affari e segreti dell’Italia dei veleni’, ha raccolto documenti esclusivi. Tra gli avvelenatori non solo criminali risaputi, ma anche personaggi insospettabili, politici impegnati nella tutela dell’ambiente e industriali milionari, che confezionano prodotti di marche famose con materiali scadenti e nocivi.
Angela Milella

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